Incontro per conoscere i legumi

legumiUn’iniziativa particolare per conoscere i LEGUMI, per celebrare anche noi l’Anno internazionale delle leguminose, voluto dall’Onu per il 2016.

Sabato 29 ottobre alle 15 presso la sede dell’Ergoterapeutica, via Silvio Pellico 2 a Crema, Enza Stabile ci guiderà alla scoperta dei legumi più noti parlandone dal punto di vista alimentare e non solo. Elenaltracucina fornirà qualche ricetta pratica per fare dolci e salati con semi, farine e fiocchi di legumi. Daniele Cannistrà, invece, parlerà brevemente della soia e del suo più celebre e negletto derivato: il tofu. Chiacchiereremo, assaggeremo e impareremo qualcosa di nuovo…
Per partecipare all’iniziativa è necessario dare la propria adesione entro il MARTEDi’ 25 con una mail a elenamariani@libero.it. L’Incontro è aperto a tutti! portate chi volete! ci sarà una piccola quota di 5 euro circa, che servirà per coprire le spese…

“Semi nutrienti per un futuro sostenibile”, sono stati definiti dal Direttore generale della FAO.
Il loro valore nutrizionale non viene generalmente riconosciuto ed è spesso sottovalutato: per il loro alto valore proteico i legumi possono essere una valida alternativa alla carne, con ricadute positive sull’ambiente. Se i Paesi ricchi consumassero più legumi che carne, potrebbero ridurre le emissioni di C02, causa principale dei cambiamenti climatici. Ma c’è un altro aspetto da sottolineare, ossia la grande sostenibilità ambientale della coltivazione dei legumi e il ruolo strategico di tali specie nell’ecosistema: le leguminose dovrebbero essere obbligatorie in qualsiasi sistema agricolo sano perché sono un elemento chiave nelle rotazioni delle colture. Grazie a una sorta di collaborazione con alcuni batteri, detti ‘rizobii’, fagioli, lenticchie e ceci riescono a sfruttare le capacità di tali batteri di fissare l’azoto atmosferico e di trasmutarlo in azoto minerale, utilizzabile da parte delle piante per auto-concimarsi.
Tantissime le varietà di legumi coltivate in tutto il mondo.
FAGIOLI. Ce ne sono di varie tipologie, tra i più consumati in Italia ci sono i fagioli borlotti, seguiti dai fagioli neri, i fagioli rossi e i cannellini. Varianti meno conosciute ma dalle ottime proprietà sono poi i fagioli dall’occhio, i mung e gli azuki.
LENTICCHIE. Le lenticchie sono ricche di proteine, calcio e ferro. Si tratta dei legumi più facilmente digeribili, soprattutto nella variante rossa decorticata. PISELLI I piselli sono un ingrediente molto versatile in cucina e dalle ottime proprietà. Contengono infatti carboidrati, proteine, fibre e sali minerali come potassio, fosforo, magnesio e ferro e vitamine in particolare quelle del gruppo B. Come gli altri legumi sono sazianti in quanto contengono fibre. Simbolo di fortuna e prosperità, in passato i fiori bianchi e gialli di questa leguminosa venivano intrecciati in ghirlande bene auguranti per le spose.
CECI. Tra i legumi più apprezzati ci sono senza dubbio i ceci. Ottimi per preparare zuppe e minestre, ma anche salse gustose come l’hummus, burger vegetali e falafel. Il loro nome italiano deriva dal greco antico kikus che significa forza, potenza (sono ricchi di magnesio, calcio, fosforo, ferro e potassio. Contengono inoltre rame, zinco e vitamina A e 100 grammi di ceci secchi forniscono circa 20 grammi di proteine). A differenza di altri legumi, i ceci si consumano solo nella loro versione secca e per questo vanno lasciati in ammollo dalle 8 alle 24 ore prima di cucinarli. Per poter gustarsi un piatto di ceci non bisogna avere fretta…a meno di ricorrere ai ceci già cotti!
FAVE. Le fave sono ricche di proteine e fibre vegetali, ma povere di grassi, caratteristica che le accomuna agli altri legumi. Si trovano fresche in primavera ma le possiamo consumare anche nel resto dell’anno dato che si trovano facilmente nella variante secca (se non si è affetti dal favismo, un’allergia molto grave legata la consumo proprio di questi legumi).
LUPINI. ll lupino per molto tempo ha fatto parte dell’alimentazione povera. Molto utilizzata è anche la farina, che mantiene più o meno le stesse proprietà del legume intero e che viene usata per dare corposità agli impasti senza glutine???.
CICERCHIA. Tra i legumi meno utilizzati ma sicuramente da riscoprire c’è la cicerchia, uno dei legumi più antichi le cui coltivazioni in Puglia, in Umbria, nel Lazio, nelle Marche e in Molise, hanno ottenuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano.
ROVEJA. Ricordiamo infine la roveja, anch’esso un legume antico, una sorta di pisello con cui si può realizzare una tradizionale zuppa tipica dell’alimentazione contadina del centro Italia.

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